“Il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé e per il gruppo…Dinamiche dominanti, signori, dinamiche dominanti.”
(dal film “A Beautiful mind”)
Nessuna persona al mondo è perfetta, tutti noi abbiamo dei difetti e dei limiti; l’unico modo per superarli sta nel collaborare ovvero aiutarci in determinate situazioni problematiche. Il bisogno di aiutare è intrinseco nell’uomo, una persona si sente, o almeno dovrebbe sentirsi, in obbligo di aiutare un’altra persona in difficoltà. Da questo istinto più o meno biologico, nascono il gioco ed il lavoro di squadra dove un gruppo di persone lavora e collabora per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Una premessa fondamentale della vita sociale è che molte teste funzionano meglio di una sola, ma non sempre riusciamo ad essere umili e riconoscerlo. Spesso ci esaltiamo all’idea di una competizione e sottovalutiamo il valore della cooperazione perché siamo gelosi del nostro sapere, del nostro valore, del buon risultato di un’azione, risultato che non vogliamo dividere con altri. Vogliamo emergere individualmente. Si vive, si lavora gli uni accanto agli altri ma senza condivisione o ascolto.
Squadra: ecco la parola che dice tutto. Il lavoro di squadra incoraggia la cooperazione al servizio degli obiettivi che ci si è prefissati, anziché la competizione fra gli individui. Una squadra è una cosa sola, un agglomerato unico. Si vince insieme, si perde insieme, ci si muove insieme, si gioisce insieme e si soffre insieme. È la squadra che conta. È quello che si fa per raggiungere un obiettivo comune che conta. Sacrificio, generosità, coralità, equilibrio. Esiste una grande differenza tra lavorare in gruppo ed essere una squadra.
Il gruppo può anche tirare dalla stessa parte, come in un tiro alla fune, ma una squadra è qualcosa di diverso, più complesso, più sofisticato e più potente; è un aggregato di persone con competenze diverse che condividono lo stesso obiettivo e nella quale ci sono ruoli specifici. La squadra contiene differenze tra le persone che si integrano per creare un solo insieme.
Sono necessari alcuni atteggiamenti di base che consentono lo sviluppo di un clima emotivo positivo.
L’accettazione: accettare i compagni con le loro caratteristiche, il loro modo di vedere e di sentire;
Il rispetto: rispettare l’identità, la dignità, e i diritti di ogni compagno evitando ogni tipo di offesa;
⦁ Il riconoscimento: riconoscere ogni compagno come degno di ascolto, considerazione, supporto e, non ultimo,
l’apprezzamento: attribuzione di valore al compagno per i suoi pensieri, atteggiamenti, comportamenti.
Ogni membro della squadra ha il suo obiettivo ma il veicolo, il mezzo per realizzarlo è la squadra. Se qualcuno ha difficoltà, tutti hanno difficoltà, la forza del gruppo sovrasta quella dei singoli. Perché è proprio l’appartenenza alla squadra che stimola il singolo a rendere al massimo, superando barriere che da solo non riuscirebbe mai ad affrontare.
“La forza del lupo è il branco, la forza del branco è il lupo.”
(R. Kipling)
A cura di Rossana di Battista PhD – Docente Scienze Motorie Scuola Superiore di secondo grado
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